martedì 22 novembre 2011

Class action per chiedere i danni a Microsoft

E' noto che Micrososft è andata a chiedere soldi dal 50% dei produttori Android perchè dice di avere in mano brevetti importanti che Android non rispetta, come ho già iniziato a parlarne in un post di Agosto.

flickr: http://www.flickr.com/photos/adulau/379303639/

Conosciamo tutti MS e sappiamo che da tempo verso l'informatica dei concorrenti ha operato tutto il repertorio possibile ed anche impossibile di azioni per scoraggiare sia i produttori che gli acquirenti nel usare sistemi operativi alternativi, quindi non ci stupisce che ora visto il successo dei concorrenti cerchi di attaccarsi a qualsiasi appiglio legale per continuare la sua operazione di ostacolo alla concorrenza.

Con l'arrivo di Windows 8 si sta parlando del fatto che MS vuole fare bloccare da bios la possibilità di installare altri OS sul proprio portatile o computer , come se il sistema operativo per eccellenza dovesse essere il suo.
Eppure è proprio Windows ad essere il collettore di virus, quindi se il blocco di installare "altri OS" viene sbandierato in difesa dai virus il firmware dovrebbe a questo punto bloccare l'installazione di Windows e consentire l'installazione degli altri OS che non sono veicoli di virus, come gnu/linux.


Tornando al tema che MS batte cassa ai produttori Android... Motorola e "Barnes & Nobles" sono tra quei produttori che si sono rifiutati di regalare i soldi richiesti da Microsoft , in particolare ecco alcune note che i legali di "B&N" hanno denunciato rispettto ai famosi brevetti di MS.

Ecco alcune informazioni estratte da Tom's Hardware
brevetto numero 372 del 18 aprile 1996, che copre la possibilità di consultare un documento elettronico (come per esempio una pagina web) prima che sia stata scaricata l’immagine di sfondo
I legali di Barnes & Noble hanno trovato un caso di prior art: il browser Netscape Navigator 2.0b3, in circolazione già 5 mesi prima della data di registrazione della proprietà intellettuale da parte di Microsoft, offriva questa funzione.
Il 13 dicembre del 1994, l'idea delle tab, ossia le schede che hanno la funzione di visualizzare più pagine di contenuti all'interno della stessa finestra.
Anche in questo caso Microsoft non sarebbe arrivata per prima: gli stessi contenuti del brevetto 552 erano già esaustivamente argomentati nella "Guida alla programmazione di IBM OS/2 2.0" del lontano 1992.
La funzione per selezionare una parola o una parte di testo sul display touchscreen, che visualizza due punti di ancoraggio agli estremi della selezione per ampliare o diminuire la quantità di testo evidenziata.
Secondo i legali dell'editore, nella richiesta depositata all'ufficio brevetti in data 10 novembre 2000 non sarebbero allegati i dettagli con il codice relativo alla funzione, quindi il brevetto numero 551 non sarebbe valido.
Brevetto numero 233 del 7 dicembre 1999, che regolamenta il metodo per inserire annotazioni in un documento di testo senza modificarlo (basti pensare alle revisioni di Word).
Fra i vari casi di prior art Barnes & Noble cita una guida di Adobe che descriveva esattamente la stessa cosa. 
Il brevetto 780 del 6 maggio 1997, secondo cui bisognerebbe pagare a Microsoft i diritti per visualizzare una barra di caricamento delle pagine web all'interno del browser.
Come vedete fa sorridere quasi... il livello di banalità di questi brevetti, a questa stregua nessun programmatore potrebbe sviluppare alcun software  senza pagare le roaylties a qualcuno. Se malaugaratamente MS avesse prodotto bottiglie d'acqua probabilmente ora chiederebbe a tutti gli aquedotti le roialties...


Comunque "B&N" non solo si è difesa dalle accuse di MS ma ha anche denunciato MS per concorrenza sleale , infatti questa politica di chiedere un obolo per ogni Android installato, che supera in alcuni casi il costo dello stesso Windows Phone è chiaramente un tentativo di non fare utilizzare ai produttori un OS della concorrenza.

Oltre ad essere ridicoli i brevetti in questione a me sembra una sproporzione che che MS guadagni di più a chedere i soldi per i brevetti che sviluppare e vendere il suo OS, se proprio i suoi brevetti fossero davvero su innovazioni e non su banalità comunque dovrebbero costare molto meno di Windows Phone , è ridicolo che chiedano più per l'uso dei propri brevetti che per la vendita del proprio OS.

Sarebbe come se Pirelli avesse un brevetto su di un pneumatico che vende al produttore di auto a  50 euro la gomma e chiede ai produttori di auto che usano un'altro pneumatico un roialties di 100 euro, non è un pò strano? Forse potrebbe chiedere 10 euro a gomma e già taglierebbe le gambe sui profitti dei produttori di gomme concorrenti.

A questo punto a MS converebbe non produrre più software, chiudere tutte le sedi e semplicemente fare compra vendita di brevetti e basta, perchè continua a produrre software che vuole fare usare non per la qualità ma per le minacce dirette od indirette che fa ai produttori?



Ovviamente si sà che MS fa parte dei porteri forti (ovvero coloro che muovono miliardi di dollari) anche se non è ovviamente l'unica azienda di software presente , e quindi è tra quelli che può avere influenza sulla politica, in particolare quella statunitense, dove è stata recentemente cambiata la gestione dei brevetti, passando dal diritto di brevetto per chi prima la ha realmente creata l'invenzione a chi prima riesce a registrarla, sostenendone i costi di registrazione.

Ovviamente questa nuovo modo di vedere i brevetti frena l'innovazione in quanto quello che conta non è l'innovazione in sè ma il fatto di pagare per registrarla e prima degli altri , non importa chi ha realmente fatto l'innovazione. Uno quindi perchè dovrebbe innovare se la propria innovazione ne beneficiano solo i mercenari dei brevetti?


Molte grandi aziende informatiche e tecnologiche si stanno tramutando, alcune forse lo sono sempre state, in mercanti di brevetti invece che creatrici di innovazione, ecco come si sta snaturando la scienza e la tecnologia che dovevano essere uno strumento per superare di dolore dell'uomo, per l'unmanità, invece stanno diventando strumento per lasciare senza sostentamento milioni di persone ed arricchire alcuni nel mercantilismo di proprietà intellettuali e marchi e prodotti inutili.


Comunque tornando sul tema di questi soldi (dai  5 a 15 dollari a testa) che regaliamo a Microsoft noi consumatori anche quando acquistiamo Android credo che come minimo dobbiamo fare una class action per chiedere indietro questi 5-15 dollari a dispositivo.

Che ne dite?


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